editrice totem – gesualdo broussard

 

  Gesualdo Broussard
 
  
Alt!
Qui l’amore
 
saggio
 
1992
 
 
Editrice Totem
 
 
 
 
Presentazione
 
  
Viviamo in tempi di elettrotecnocrazie imperanti e di grandi mutamenti, dove le onde umane vieppiù crescenti e nevrotiche ripetutamente corrono e si affannano in cerca e ricerca di sempre nuovi piaceri, idoli e sensazioni, nuove avventure e passioni, viaggi nuovi e conoscenze: ma alla fine tutto risulta carente ed insoddisfacente, fatuo e vano a chi manca “l’essenziale”. (In questo libro si descrive qual è precisamente l’essenziale, e come possederlo”.
Epoca d’imperio indiscusso del Dio Denaro, della Vanità, del Sesso, del Possesso, di vissuti quotidiani frustranti, di obblighi e doveri necrotizzanti, quasi autopunitivi.
Sono i tempi dell’ideologia del profitto e del consumismo, con solitudini e lacerazioni nell’anima, conflitti intrapsichici, matrimoniali, familiari, ansie ed inquietudini. Epoca nevrotica e complicata, torbida ed idolatra, dove prosperano lussureggianti il calcolo, il proprio interesse, il menefreghismo. Il narcisismo, senza intima vera gioia, pervade e cattura quasi tutti, specialmente i giovani.
Si è persa la vera cognizione del tempo – non esiste più il passato ed il futuro – esiste solo l’istante, il momento, l’oggi, il carpe diem.
In molti luoghi trionfa spavaldo Tommaso Hobbes, l’inglese, col suo esecrato stendardo homo homini lupus, e gli fa eco e triste compagnia il proverbio siculo-calabrese Cui Non Ava, Non È   (chi non ha non è).
Epoca viziata e brutale, semi atea, di forte avanzata verso la conquista degli spazi siderali, ma di anabasi e retrocessione di grandi valori etici, morali, religiosi, civili, e di forte aumento dei suicidi.
I tre giovani che – in Alto Adige ai primi di settembre1990 – si sono suicidati insieme, in una lussuosa macchina Lancia Delta, dopo averla trasformata in tomba, avendo collocato il flessibile di un aspirapolvere al tubo di scappamento, e tramutando quella desiderata auto, acquistata per gioia e divertimento, in spietata camera mortuaria a gas, ed avendo lasciato un biglietto bene in vista  e chiaramente scritto: “wir Sind Jetzt Erloest Vom Leid Deslebens” (Noi ora siamo liberati dalla sofferenza di vivere), dimostrano chiaramente che quando la vita non ha nessun significato, nessun valore, nessun amore per essere vissuta: non vale la pena di viverla.
Eppure erano giovani di 21-22-25 anni , con florida salute, con lavoro ben remunerato, quindi sani, ed anche finanziariamente stavano bene, grande affetto in una buona e stimata famiglia, e per di più erano belli e alti, nel fiore della gioventù e della bellezza: è la prova evidente che questo grande vuoto esistenziale che impera dove non c’è Dio, né religione, produce sempre più dolore, suicidio, latrocinio, delusione ed omicidio, i quali maledetti sempre più imperverseranno. È da notare che nello stesso paese Prato di Stelvio, vicino a Merano, pochi mesi prima altri due giovani, anch’essi sani e belli e di buona famiglia, si erano suicidati insieme, impiccandosi uno accanto all’altro.
Ed ogni giorno le cronache elencano numerosi suicidi di uomini e donne, giovani o anziani, poveri o ricchi, ovunque e nessuna località ne è immune. E di tutti quelli di cui non si sa nulla, che si sono suicidati e sono i più numerosi?
La maggioranza della gioventù di oggi ha tutto; specialmente negli stati ricchi e prosperi – come in America settentrionale, USA e Canada, in Giappone ed in Europa, ha tutto ed a quindici – sedici anni, ragazzi e ragazze già sanno tutto sull’amore, e tutto in amore hanno fatto.
Avendo già tutto ed ogni benessere e divertimento, ed ogni cibo desiderato, nasce la noia. La noia porta alla malinconia, questa alla depressione, la più prolifica delle molte madri del suicidio. Epoca elettronica e superatomica, di aumento continuo delle malattie psicosomatiche, mentali, ed in particolare quelle depressive, ciclotimiche, schizoidee.
Ma epoca anche pratica, sveglia, intelligente e pragmatica, spregiudicata e calcolatrice, disinvolta, fortemente razionale e furba, interessata, egoica, egoista. Vige la mania dello spreco, va di moda il superfluo, lo sciupìo, la vanità e l’ “usa e getta”, e non di rado persone comprese.
Il degrado ambientale nutrizionale è in aumento, specie nelle grandi città, sempre più invivibili ed insalubri, insieme alla desublimazione ed alla spersonalizzazione. E solo l’amore vero ancora ci salva, e sempre ci salverà dalla perversione e perdizione totale: dalla distruzione totale.
Anche la plurima, lunga serie delle opposizioni binarie, i dualismi perenni, polarità sempre rinascenti, le dicotomie sempre più profonde: Bene-Male, dio-satana, anima-carne, amore-odio, felicità-tristezza, vita-morte, povertà-ricchezza, materialità-spiritualità ecc. e le supreme domande dei fini ultimi: chi siamo, da dove veniamo, dove  andremo, che senso ha la vita ecc., in questo conciso, ma estremamente semplice e chiaro, limpido libro vengono risolti.
E soprattutto è precisamente spiegato: “qual è il vero amore, e perché”.            
Chi è veramente dio e qual è il senso dell’umana esistenza.
 
      L’autore

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